LA STATUA DI SAN FRANCESCO RITORNA A VASCI



Dopo trent'anni di girovagare ritorna nella sua sede naturale,la chiesetta di Vasci, la bellissima statua di San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia e naturalmente protettore della contrada più popolata di Lago .

L'opera d'arte , in legno massiccio, fu scolpita nel 1911, dall'artista Nicola Spina ( dello stesso Artista, il San Michele ,che si trova nella chiesa di San Nicola di Lago) su ordinazione di alcune persone benestanti e per essere collocata nella chiesetta di periferia .

Nel 1980, la statua fu affidata allo scultore Gaetano Naccarato , in arte " U VUPU" per restauro e sostituita, momentaneamenta, da una piccolissima statua in gesso rappresentante ,sempre ,il Santo protettore . Dopo poco tempo " U Vupu" morì e la statua rimase dimenticata in un vecchio laboratorio . A distanza di anni, Sonnino Bruni, con un gesto generoso, ha potuto riavere la statua del Santo e farla restaurare dal maestro Bonavita di Amantea .

In occasione della ricorrenza del centenario della costruzione della chiesetta di Vasci, SABATO, 12 MARZO,la statuadi San Francesco ritornerà ristaurata nella sua sede naturale,accompagnata in processione solenne da molti fedeli ,guidati da don Alfonso e con partenza dalla chiesa di san Nicola .

A Sonnino Bruni , per il nobile gesto, la riconoscenza della gente di Lago .

" I HARZARI " DI LAGO

I "HARZARI" ,negli anni 80 (foto di Franco Cupelli)

QUANDO A LAGO C'ERANO I "HARZARI"

Fino ai primi anni "Ottanta" ,il carnevale di Lago, godeva di una certa popolarità e in particolar modo... per la sua originalità . Si aspettava il "Martedi Grasso" per il pranzo di mezzogiorno("sagna" fatta in casa con soppressata "stufata" +frittata) e per l'arrivo dei "harzari".
Chi erano costoro? Era la gente del posto (senza alcun lutto in famiglia) che festeggiava l'ultimo giorno di carnevale "vestendosi" con abiti vecchi e maschere fatte a mano,per coprirsi il viso .
L'abito da sposa della mamma o della nonna o prestato dall'amica era l'indumento più ricercato e quasi sempre, era indossato da un maschio; altro indumento da indossare per la "carnelavata" era la divisa militare .Il vestirsi cambiando sesso (i maschi da femmine e viceversa) era la cosa più naturale e che piaceva di più alla gente , che accorreva in massa " mianzu a Chiazza".
In questo stesso posto , a sera inoltrata, si aspettava l'arrivo di Mastru Pippinu Chiattu , ccu l'organettu . Era l'avvenimento più atteso della giornata di festa, in quanto, Mastru Peppino , oltre all'armonia e contentezza , portava con se un gruppo di "harzari" a dir poco , strepitosi ,che si muovevano al ritmo della tarantella "tirate nu corpu ": Nicova e Prigiotto (Posteraro),che indossava per borsetta nu "visch-juvaru",Sarvature e Corrente (la sposa), Mirettu,Altimare
e negli ultimi tempi,Sergio Chiatto . Questo gruppo di persone era così stimato e atteso che riusciva, in un solo pomeriggio ,e visitando soltanto, alcune zone delle campagne di Lago ,a raccimolare quasi cento soppressate e una quantità maggiore di salcicce e uova .

"DIECIMILA" GRAZIE

Un eccezionale risultato : diecimila visite al sito del gruppo folk" U CAMPANARU".
Sento il dovere di ringraziare ogni visitatore ,ogni sponsor, ed in modo particolare, un sincero ringraziamento va a tutti gli emigranti "Laghitani" sparsi per il mondo , i quali, hanno bene accolto e condiviso le informazioni culturali,storiche e folkloriche pubblicate .
Questo ampio consenso costituisce per me e per gli amici della redazione un impegno a fare meglio e a informarvi ,con la massima puntualità, dell'attività artistica del mio gruppo e delle manifestazioni ed avvenimenti di Lago e dintorni;insomma con un seplice "clik" ci sentiremo più vicini .
Con l'augurio che questo legame di vera amicizia possa rafforzarsi ancora di più , vi presento il mio nuovo manifesto pubblicitario , sponsorizzato da una grossa azienda di Milano, alla quale porgo tanti successi e ringraziamenti ed un invito , a visitare la nostra bella Calabria :" Terra aperta ed ospitale ".
Aspettando i vostri suggerimenti , foto,video, ed altre cose da pubblicare ,vi abbraccio e da vero "Laghitano" vi dico "Ca la hurtuna ve possa ghjurìre ....cumu na mianduva a primavera".
LUCHINO POLITANO